In arrivo il nuovo sistema operativo di Microsoft, la concorrenza a iOS sarà spietata per l’arrivo di un’integrazione mai vista prima con l’intelligenza artificiale: dimenticatevi ciò che è l’azienda ha proposto fino ad ora, perché si tratterà di un restyling dalla A alla Z.
È quasi arrivato l’iconico momento di dire addio a Windows 11 per dare il benvenuto al nuovo sistema operativo con AI integrata che rivoluzionerà il modo di interfacciarsi all’utente. Nel tempo Windows 11 ha perso tanti clienti perché lavorare con il computer è diventato sempre più comune, ma il sistema operativo sulla gran parte dei dispositivi più economici non riesce a girare bene, e nel tempo portava diversi bug, soprattutto durante il momento d’aggiornamento.
Così tante persone hanno optato per il passaggio al mac, almeno per quanto riguarda il lavoro. D’altra parte bisogna invece spezzare una lancia per Windows, sistema operativo molto più aperto rispetto a iOS, e per questo scelto da diverse aziende che hanno bisogno di una maggiore libertà di programmazione e istallazione di diversi programmi, inesistenti per il chiuso mondo di Apple.
Pro e contro che probabilmente verranno spazzati via con l’arrivo di un nuovo sistema operativo che non vede precedenti. Dopo i primi spoiler di qualche mese fa c’è una rettifica: non uscirà più entro la fine del 2024, ma arriverà invece nel 2025: c’è ancora un po’ di tempo d’attesa per via di ritardi sulla tabella di marcia, ma ad oggi arrivano già le prime indicazioni su ciò che si potrà di trovare di diverso sul nuovo sistema operativo targato Microsoft.
Secondo i primi rumor, infatti, Windows 12 sarebbe stato un sistema operativo su abbonamento, abbandonando la formula di Windows 11 in favore di una serie di pagamenti mensili per accedere ad alcune funzioni Premium, molto probabilmente legate all’IA generativa in app come Paint, nonché al Chatbot di Copilot. L’approccio di Microsoft sarebbe molto simile a quanto viene già fatto per la suite di Office 365, con un canone mensile in abbonamento.
Qualche voce contrastante sulla questione sosterrebbe invece che la versione a pagamento diventerebbe un flop, stringendo molto il range di clientela, e che quindi molto probabilmente diventerà una scelta abolita dall’azienda, che invece ripiegherà a una soluzione ibrida, un po’ come già funziona per le novità in Windows 11.
Alcune funzioni più avanzate del sistema operativo potrebbero essere effettivamente “bloccate” dietro un pagamento annuale o mensile, soprattutto per quanto riguarda l’accesso alle feature potenziate dall’IA del sistema operativo. Se si vorrà però godere di tutta la potenza di Windows 12 non si potrà far altro che accettare il compromesso dell’abbonamento, altrimenti si perderebbe tutto ciò che c’è in surplus rispetto alla versione attuale. Potrebbe comunque diventare una rivoluzione sul piano lavorativo, per privati e aziende.