Un VR che viene dal futuro? Dopo vista ed udito ora avremo anche l’olfatto, diventa sempre più reale che virtuale
I nuovi visori per la realtà virtuale ORDOVIC contemplano anche un modulo per inserire l’olfatto nell’esperienza di utilizzo. Il nuovo strumento rivoluzionario, infatti, include un modulo dedicato alla riproduzione degli odori. L’immersività diventa così praticamente totale nelle esperienze che si affrontano con l’headset.
Consumare intrattenimento è un’azione che è cambiata in maniera radicale negli ultimi tempi. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Potremmo parlare di come sia cambiata la nostra attitudine di recarci al cinema, o il nostro stesso rapporto con le televisioni. Anche questi ultimi strumenti, infatti, sono diventati “intelligenti”, cioè capaci di sfruttare le potenzialità di una connessione ad internet.
In questo modo, anche le TV si riempiono di applicazioni che consentono di espandere a dismisura le possibilità. Soprattutto con la pandemia da Covid-19, tutti abbiamo avuto modo di utilizzare i servizi delle piattaforme di streaming: Amazon, Netflix, Disney +, e chi più ne ha più ne metta. Anche l’esperienza videoludica è mutata in maniera sensibile. Una delle frontiere più in voga è quella della realtà virtuale, che consente di ottenere una game experience senza pari nella storia. Il meccanismo è semplice: basta indossare un visore e impugnare due controller. Per il resto, ci ritroviamo completamente catapultati all’interno del contenuto.
ORDOVIC è il nuovo headset che permette di sentire gli odori in realtà aumentata
Se volessimo tracciare una linea, potremmo definire l’evoluzione della realtà virtuale come un processo che è partito da una prima ondata di simulazioni effettuate all’interno di uno schermo per poi approfondire il concetto di feedback attraverso i vari controller. La vibrazione dei joystick ne è un esempio. Con tecnologie più avanzate siamo riusciti a fare in modo che l’immersione fosse definitiva, rendendo totale l’esperienza visiva dell’intrattenimento, oltre che quella uditiva. All’appello mancano ancora tre sensi: gusto, tatto e olfatto. Proprio quest’ultimo, però, sembra essere stato da poco aggiunto alla lista.
L’headset ORDOVIC, infatti, implementa un modulo olfattivo in grado di simulare alcuni odori legati al contesto di gioco. Un esempio: mentre si gioca a una simulazione di guerra, si potrebbe sentire l’odore della polvere da sparo utilizzata. Ovviamente, si tratta di un’enesima frontiera da sfondare. Come ci insegna il mercato di riferimento, quello videoludico, non c’è limite all’immaginazione. Sicuramente al più presto potremo provare esperienze di gioco davvero definitive e totali: qualcuno è spaventato da questa possibilità?