Il nuovo social è sbarcato da pochi giorni anche in Italia, ma così come succede in ogni lancio, non è facile capire come funziona Threads: questo trucchetto aiuterebbe l’algoritmo a capire i nostri interessi
Da pochi giorni Threads è sbarcato anche in Italia e inaspettatamente ha sviluppato un’ampia risonanza, nonostante già molte persone utilizzassero X (ex Twitter). Probabilmente ad aver fatto esplodere la curiosità è stata anche l’integrazione con Instagram, ovvero l’idea di renderlo un social ‘braccio destro’ di IG, che al momento rimane tra i più apprezzati.
Zuckerberg quindi ha utilizzato la strategia dell’utilizzo dei database di Instagram per semplificare la ricerca di follower sul nuovo social, ma non solo. Meta ha specificato che l’utilizzo dei dati servirà anche a far capire all’algoritmo quali sono i nostri interessi, in quanto, come avviene anche per Twitter (attuale X), in bacheca vengono presentati anche post di persone ‘sconosciute’ che si vanno ad aggiungere a quelli dei nostri follower.
Come hanno ipotizzato in molti, così come Twitter, anche Threads si presenta come un social che si basa sul testo, su commenti veloci e pungenti, e si distacca dall’idea che va avanti su Instagram dove invece funziona l’alternanza tra immagini, caroselli e reels.
Tempo fa Meta aveva aggiunto la possibilità di creare post di solo testo scritto su IG, un’idea che poi è stata eliminata in quanto non aveva raggiunto il successo sperato: il messaggio però era chiaro, nonostante Zuckerberg avesse inventato Instagram come social per immagini, l’algoritmo rileverebbe ancora come importanti i contenuti didascalici, quindi i testi.
Da quando poi si è cercato di copiare il mood di TikTok puntando quasi tutto sui Reels, anche le persone hanno lasciato indietro il testo, preferendo storie parlate e video più lunghi. La creazione di Threads sembra una manovra che cerca di isolare il testo dalle immagini, preferendo conversazioni pubbliche e brevi, come avviene anche in X.
Nonostante le ipotesi iniziali, c’è anche da dire che il destino del social è tutto in mano al suo pubblico, quindi bisogna capire anche come verrà inteso dagli utenti di Instagram e come si svilupperà in base alle strade perseguite da chi lo utilizza. Per esempio Meta ha pensato di aggiungere la possibilità di inserire hashtag, nonostante l’algoritmo non si focalizzerà su questo schema.
In questi giorni di lancio, poi, è arrivato dagli USA anche in Italia il trend relativo alle ‘lettere esplicite all’algoritmo’. In sostanza, gli utenti scrivono una vera e propria lettera, citando l’algoritmo, chiedendogli espressamente cosa fargli vedere in bacheca. “Fammi connettere con” è lo slogan che precede l’elenco di tipologie di persone, oppure di tipologie di interessi da voler seguire sui social.
Meta accortosi del trend ha voluto specificare che questi elenchi non sono presi in considerazione realmente dall’algoritmo, ma che sicuramente citare spesso determinati argomenti, e mettendo un like agli account che ne parlano, potrà aiutare molto di più il social a capire cosa poterti mostrare e cosa invece evitare. Il segreto quindi è utilizzare parole chiave nei post che possano rimandare ai nostri interessi e interagire con gli account che preferiamo.