I veri mostri sono stati identificati. Le rivelazioni del quarto episodio di The Last Of Us, la fortunata serie che sta riscuotendo enorme successo.
Dieci anni fa, nel lontano 2013, veniva pubblicato The Lust Of Us, videogioco d’azione e d’avventura, sviluppato da Naughty Dog. La pubblicazione fu opera di Sony Interactive Entertainment, e per questo motivo il titolo venne reso disponibile per PlayStation, oltre che per Microsoft Windows. Il videogioco conquistò milioni di fan in giro per il pianeta soprattutto per la sua trama e per i suoi filoni narrativi, che raccontavano di un mondo post apocalittico minacciato dalla diffusione di un fungo che ha reso gli esseri umani in creature aggressive.
Dieci anni dopo. nell’attuale 2023, ci ritroviamo a commentare la serie TV uscita da poco in esclusiva su NOW. Una bella trama rimane tale anche se viene trasporta per il piccolo schermo, soprattutto se si ha l’abilità di mantenere intatti quei punti di forza che avevano reso il videogioco un successo planetario. I protagonisti sono sempre Ellie e Joel, interpretati rispettivamente da Bella Ramsey e da Pedro Pascal, noti per aver già avuto due ruoli in un’altra serie di enorme successo, Game of Thrones.
Nel quarto episodio della serie, si notano i due protagonisti Joel ed Ellie in viaggio su un pick-up. I due finiscono in una trappola costruita da altri esseri umani malintenzionati. La regia ci lascia subito intendere il pericolo imminente, inquadrando un cumulo di teschi bruciati mentre i protagonisti passano nel mezzo di una cittadina. I teschi, come si può notare, non appartengono a esseri infetti ma a persone sane. Al centro dell’episodio, dunque, c’è un avviso molto importante: non è detto che il vero cattivo sia il fungo, né tanto meno i contagiati.
Il senso di questa puntata verte sull’etica e sulla moralità di una società in rovina, cioè quella frantumata, che sopravvive quotidianamente in un mondo popolato da mostri. Le regole sono svanite, portate via dalla destabilizzazione di una società creata da una comunità di uomini e da valori condivisi. In questo senso, la diffusione del fungo e la trasformazione di larga parte degli esseri umani ha sbriciolato questo costrutto umano, rendendolo facile preda dell’ideologia della sopravvivenza, che sia del singolo o del gruppo. Questo, però, può dare il via a una serie di atrocità inenarrabili.