The Elder Scrolls Skywind: tutte le novità dal primo video gameplay
Per trovare il primo capitolo della saga di “The Elder Scrolls” bisogna tornare indietro addirittura al 1994, quando Bethesda Softworks annunciò “The Elder Scrolls: Arena” per PC. I giochi della serie rimasero disponibili esclusivamente per PC fino al terzo capitolo, quando gli sviluppatori decisero di estendere la saga anche alla Xbox 360 e successivamente alle altre console.
The Elder Scrolls: Skywind, tutte le novità
Durante la Gamescom 2019, che si è tenuta nei giorni scorsi a Colonia, in Germania, è stato mostrato il primo video di gameplay di “The Elder Scrolls: Skywind”, che è a tutti gli effetti la rivisitazione di “The Elder Scrolls III: Morrowind” in “The Elder Scrolls V: Skyrim”.
Per capirci, si tratta di una “mod” di grandi dimensioni che coltiva l’ambizione di fornire una versione più moderna di Morrowind, sfruttando il motore grafico di Skyrim.
L’obiettivo che si sono posti gli autori è tutt’altro che semplice, dato che si vuole riprodurre il gioco in toto doppiando i vari personaggi e andando a migliorare tutti gli aspetti che nel corso del tempo sono diventati obsoleti. Stando a quanto visto nel gameplay, sembra che tutto sommato il lavoro svolto dagli sviluppatori possa considerarsi soddisfacente.
Il gameplay mostra che il gioco è a buon punto
Il video mostrato durante la Gamescom 2019 è servito proprio a dare un’idea di come sta procedendo la realizzazione di “The Elder Scrolls: Skywind”, fornendo un’anteprima del doppiaggio, ma anche di come si svolge la vita nei vari villaggi, fino ad arrivare alla musica scelta per il titolo.
Gli autori hanno assicurato che presto verrà rilasciato un nuovo gameplay ancora più completo di quello mostrato nell’evento di Colonia, pur non specificando alcuna data.
Quasi certamente bisognerà attendere due o tre mesi, ma non è detto che gli sviluppatori non ci “stupiscano”. Lo stesso discorso vale per la data di lancio definitiva di “The Elder Scrolls: Skywind”, che non è stata ancora annunciata. L’impressione è che l’attesa, in tal senso, sia ancora piuttosto lunga.