Un’automobile può salvare una vita, in piena autonomia? La domanda a cui non ha risposto Elon Musk, ma la storia di un paziente a cui la sua Tesla ha letteralmente salvato la vita senza l’aiuto di nessuno. Il caso ha suscitato molto interesse nelle case automobilistiche: pensare al futuro in questo senso di marcia può essere un enorme passo avanti per il progresso tecnologico.
Una storia sorprendente e toccante al tempo stesso, quella di un paziente salvato dalla sua Tesla, l’auto automatica di Elon Musk che è in grado di guidare da sola, senza l’aiuto del comando. Sembra un racconto d’invenzione e invece è ciò che è successo a un uomo che stava per perdere la vita, poi salvato d’urgenza in ospedale.
Una Tesla che ha guidato da sola è riuscita a salvare un uomo colpito da una forte crisi iperglicemica e da un infarto. È accaduto nel North Carolina. Gli ultimi aggiornamenti del sistema di guida automatica lanciati dall’azienda di Elon Musk hanno permesso di creare un sistema di guida interamente automatico: si parla del Full Self-Driving nella versione V12.
Il sistema di guida autonoma completa ha eliminato dalla sigla il termine ‘beta’ proprio perché grazie a i nuovi aggiornamenti in prova gratuita per un mese, il software diventa in grado di guidare completamente in autonomia senza la supervisione dell’utente. Franklin, un cittadino del North Carolina, possessore di una Tesla, si è sentito in pericolo per via di un alto livello di disidratazione, legato a un forte picco iperglicemico, con un valore che superava di gran lunga i 600, a causa di un mal funzionamento della pompa per l’insulina.
Nel panico per il suo stato di salute, Franklin aveva capito che c’era qualcosa che non andava, e non avendo altre possibilità, ha deciso di salvarsi la vita provando per la prima volta la guida autonoma, in quanto avendo anche un lieve infarto in corso, sarebbe diventato impossibile per lui guidare un’auto fino all’ospedale.
Affidandosi completamente alla sua Tesla, ha avviato la nuova versione del Full Self-Driving V12, che lo ha accompagnato senza alcun errore fino all’ospedale, guidando per oltre 20 Km. Una mossa disperata considerando ancora le alte possibilità d’errore del software. Per fortuna, però, per Franklin è stato un giorno fortunato e la sua Tesla si è rivelata anche meglio di un’autoambulanza: una volta averlo portato fino all’ospedale, l’americano è stato salvato dai medici, rimasti comunque sotto shock dal racconto.