Addio alle truffe telefoniche: il nuovo emendamento è stato confermato, e cercherà di tutelare tutti i clienti di qualsiasi operatore telefonico, le regole sulla concorrenza saranno molto più ferree. Cosa cambierà rispetto ad ora
Le telefonate spam sono diventate l’incubo dei cittadini italiani. Chi più chi meno, tutti almeno una volta a settimana riceviamo una telefonata da parte di qualche operatore che ci vuole proporre un’offerta concorrenziale rispetto a quella che già abbiamo. Negli ultimi anni, infatti, alle compagnie telefoniche ‘classiche’ se ne sono aggiunte molte altre che cercano di procacciare clienti dai competitors, proponendo offerte vantaggiose.
Per quanto tutto ciò in realtà sia ‘legale’, si tratta di una pratica che si appoggia all’utilizzo di dati che associano il numero di telefono del cliente all’operatore con il quale ha stipulato il contratto. Per evitare la problematica, il Governo ha deciso di porre dei limiti attraverso la legge annuale per il mercato e la concorrenza. Il provvedimento, che rientra tra gli obiettivi del Pnrr da approvare entro il 31 dicembre, tra le novità comprende anche nuove tutele per i consumatori dalle truffe dei contratti stipulati al telefono.
Un emendamento che prevede maggiore tutela dei consumatori nei contratti conclusi per telefono: è previsto che il consenso prestato dal consumatore diventi valido solo se verrà confermata la ricezione del documento con tutte le condizioni contrattuali. Mentre nel caso in cui si parli di contratti a tacito rinnovo, il consumatore dovrà essere avvisato della scadenza del contratto almeno trenta giorni prima.
In mancanza di tale comunicazione il consumatore potrà recedere dal contratto in qualsiasi momento e senza spese. A tutto ciò si aggiunge il fatto che le chiamate ricevute da operatori di compagnie telefoniche concorrenti verranno limitate perché verrà aumentata la privacy riguardo i numeri telefonici associati a un determinato operatore.
Le compagnie concorrenziali non potranno così fare offerte ad hoc partendo dai dati relativi all’offerta già attiva proposta dal concorrente e saranno anche limitate nella possibilità di contatto dell’utente per pubblicità. Così si legge: “I fornitori di reti o servizi di comunicazione elettronica non possono utilizzare le informazioni acquisite per il tramite del database per la portabilità di numeri mobili, per formulare offerte agli utenti finali”.
Queste limitazioni diventeranno estremamente utili per bloccare le chiamate spam perché non ci sarà più la possibilità di accedere ai dati profilati. L’emendamento una volta confermato entrerà in vigore dal 2024. Dal primo gennaio quindi si dovrebbe riscontrare una sostanziale diminuzione di telefonate da numeri sconosciuti.