I PlayStation Studios potrebbero espandersi (ancora). Sony ha ancora 5 miliardi di dollari destinati alle acquisizioni: cosa può succedere?
La competitività del settore videoludico è qualcosa di veramente acceso. Il mercato continua a crescere incessantemente, e con esso crescono le spese e gli indotti per i protagonisti del mondo videogiochi. Ogni mossa viene calibrata e supportata da un marketing in grado di generare un guadagno. Certo, capita così in qualsiasi settore industrial e produttivo, ma quello videoludico vede alcuni colossi confrontarsi su più fronti in una maniera che si potrebbe definire spietata. Uno degli ultimi risvolti, per esempio, è un caso che è finito in tribunale negli Stati Uniti.
Microsoft ha infatti annunciato l’acquisizione di Activision Blizzard, gli editori e gli sviluppatori di Call of Duty. Sony, spaventata dalla possibilità di perdere importanti esclusive sul titolo sparatutto, ha denunciato il fatto all’antitrust. Il caso non è manchevole di colpi di scena degni di un film cinematografico. D’altra parte la stessa casa nipponica negli ultimi anni si è lanciata in una serie di acquisizioni senza precedenti che hanno inglobato nella famiglia dei produttori di PlayStation una miriade di software house: Savage Games Studios, Bungie, Haven Studios, Valkyrie Entertainment, Bluepoint Games, Firesprite, Nixxes, Housemarque e Insomniac solo negli ultimi 4 anni.
Tutte queste case di sviluppo sono rientrate sotto l’egida dei PlayStation Studios. Ogni acquisizione è ovviamente mirata ad ottenere un vantaggio competitivo in un determinato ambito. Nel 2020 Sony ha destinato due trilioni di yen per le acquisizioni del gruppo. Arrivati ad oggi, nel 2023, e fino all’anno prossimo, al gigante nipponico sono rimasti ancora 5,1 miliardi di dollari (0,7 trilioni di yen) da investire nell’incorporazione di nuove realtà aziendali. A confermarlo è lo stesso Hiroki Totoki, il CFO di Sony, nel corso di una conferenza stampa.
Bisogna sottolineare che questo budget titanico non è esclusivamente a disposizione dei PlayStation Studios: i soldi, infatti, riguardano il Sony Group in toto, non solo la parte relativa al gaming. Gli investimenti potrebbero dunque essere dirottati verso altri ambiti secondo le strategie di Sony. Resta il fatto che 5,1 miliardi di dollari sono un gruzzolo enorme da investire. Per ora non ci sono conferme, solo indiscrezioni (per altro già smentite) circa l’acquisizione di Take-Two. Non ci resta che attendere le prossime mosse di Sony per capire su quali settori deciderà di investire denaro.