Sony, dichiarazioni shock contro Microsoft e Nintendo: mai sentito nulla di simile
Sony starebbe usando un linguaggio non professionale all’interno dei suoi brevetti per riferirsi alle aziende concorrenti. Lo ha rivelato l’esperto del mercato dei brevetti Florian Mueller.
Come ha evidenziato lo stesso Mueller infatti “da oltre una decade, i brevetti di Sony denigrano Microsoft e Nintendo come produttori inferiori di console per videogiochi”. Il linguaggio che utilizza Sony l’esperto lo definisce come gratuito, puerile e poco professionale.
all’interno del suo blog l’esperto approfondisce la questione dichiarando che si tratta di una scelta di parole che va avanti almeno dal 2011 e trova che non sia particolarmente adatta dato che “i brevetti non sono intesi come strumenti di propaganda per i guerrieri della console war”.
Nei brevetti di Sony c’è un’espressione che ricorre spesso: “[…] un sistema di intrattenimento da un produttore differente, sebbene inferiore”. Secondo l’esperto “fare riferimento ai concorrenti indicandoli generalmente come inferiori è gratuito, stupido, puerile e poco professionale. Anche se quei produttori fossero in effetti inferiori, non starebbe a significare che, qualsiasi invenzione di Sony un brevetto si proponga di descrivere, per definizione quella sia innovativa e meritevole di tutela”.
Mueller inoltre procede parlando in questo modo: “Se Sony vuole fare pubblicità comparativa, lo può fare ma in un’altra sede. I giocatori non sceglieranno quale prodotto acquistare in base al lignaggio utilizzato da Sony all’interno delle sue richieste di brevetto”.
Secondo l’esperto le frecciatine di Sony ai concorrenti sarebbero sbagliate
Sony può mandare le sue frecciatine, ma il contesto è del tutto sbagliato secondo l’esperto. Anche GameRant aveva approfondito la vicenda delle parole utilizzate dall’azienda di Sony. Mueller torna a far luce analizzando più a fondo il problema.
L’ipotesi che è stata fatta è quella che Sony avesse cominciato ad inasprire i suo toni dopo il via all’acquisizione di Activision Blizzard (una vicenda che ha di per sé i toni di una telenovela). Ma non è fondata questa ipotesi. Inoltre “la lista mostra che Sony usa questo tipo di linguaggio in modo sistematico da oltre dieci anni. Non è attribuibile all’orgoglio per aver inventato qualcosa, è solo folle”.
Mueller in passato ha lavorato per Activision Blizzard e ora tra i suoi clienti attuali ci sarebbe anche Microsoft. Che ne pensate della questione? Vi sembra corretto?