Alcune App possono risultare molto utili, soprattutto se si tratta di funzioni molto comode, non presenti su tutti i modelli di smartphone. Tra le più utilizzate, ce n’è una in particolare che permette di registrare il nostro schermo, esattamente come potrebbe funzionare uno screenshot ma con la differenza che si tratta di un video.
Per questo motivo, molti utenti hanno giustamente pensato di sopperire alla mancanza del proprio cellulare con un’applicazione esterna. Nello specifico, stiamo parlando di iRecorder, che contava più di 50 mila download nel momento in cui il web si è reso conto che, utilizzandola, correva un grave pericolo.
iRecorder – Screen Recorder, come molte altre applicazioni, faceva esattamente ciò per cui era programmata, quindi registrare. Fino ad Agosto dello scorso anno, l’App si limitava a registrare lo schermo quando l’utente lo desiderava e nulla di più. Questo finché un hacker, in quel periodo, introdusse un pericoloso trojan nel programma.
Da allora, l’app registrava un minuto di audio ogni quarto d’ora, secondo una ricerca dell’Essential Security against Evolving Threats, inviando tutte le clip al server dello sviluppatore. Tutto questo tramite un collegamento crittografato, dunque difficile da rintracciare e decifrare.
Ovviamente, se siete tra gli utenti che l’hanno utilizzata ed è ancora presente nel vostro dispositivo, è da eliminare immediatamente. I nostri dati e la nostra privacy sono in continuo pericolo se continuiamo ad utilizzarla. Fortunatamente, l’app è stata prontamente rimossa dal Play Store e non è più possibile scaricarla.
Il virus si innescava diversi mesi dopo essere stato scaricato assieme all’applicazione. Aveva bisogno, infatti, di determinate autorizzazioni, che l’utente concedeva dopo diverso tempo avendo ormai preso confidenza con il programma. A questo punto, l’app iniziava a registrare, come un orologio svizzero, un minuto di clip audio ogni 15 minuti.
Google ha già fatto in modo, sui dispositivi più recenti che montano un OS pari o superiore ad Android 11, di porre rimedio al problema. Alle app inutilizzate per diverso tempo vengono automaticamente revocate tutte le autorizzazioni permesse dall’utente. Questo, però, non può salvare quegli utenti che hanno usato iRecorder anche solo una volta ogni tanto.
Infine vi ricordiamo che è sempre sconsigliato concedere le autorizzazioni alle applicazioni scaricate, soprattutto se di dubbia provenienza, e di farlo esclusivamente quando sia strettamente necessario. In questo modo potrete proteggervi meglio da malware di questo genere, anche se è un metodo strettamente marginale. Come iRecorder, ci sono tantissime altre applicazioni che contengono una bomba ad orologeria come questa.