Saetta è il cane robot arruolato dai Carabinieri | Quello che riesce a fare è strabiliante, farà parte del team di sicurezza
I cani robot fanno parte del team di artificieri, adesso vi capiterà di vederli sempre più spesso perché sono ufficialmente operativi: miglioreranno la precisione dei servizi di messa in sicurezza, e non solo
Ci si lavorava da tempo, i cani robot sono stati presentati anni fa a diversi convegni sulle innovazioni tecnologiche, ma questo è un momento importante per le tecnologie applicate al sociale. Saetta è il primo cane robot ufficialmente arruolato nel team di artificieri e sarà attivo per la maggior parte delle operazioni al fianco degli operatori.
Ingegnerie del genere erano state già adottate nel periodo Covid, dal 2020 al 2021, in Cina. Programmati per fare il giro dei quartieri con altoparlanti, i cani ricordavano alle famiglie di non poter uscire di casa per via delle restrizioni pandemiche. Adesso, tramite sofisticate tecnologie e algoritmi, i cani sono stati programmati per coadiuvare il lavoro dei Carabinieri.
Saetta verrà utilizzato dai Carabinieri per le missioni più insidiose: come funziona e quali tipologie di supporto può dare
Il cane robot basato sul ben più noto Spot, prodotto da Boston Dynamics, già utilizzato in ambienti di lavoro ritenuti a rischio, come cantieri e industrie, adesso riesce ad adattarsi ad altri scenari di impiego. Il modello affidato al Nucleo Artificieri di Roma ha infatti il compito di intervenire in situazioni di emergenza, insieme al team. Saprà quindi lavorare in ambito sicurezza per ordigni esplosivi di qualsiasi natura.
Allo stesso modo di Spot, anche Saetta può muoversi su terreni impervi alla velocità di circa 1,6 metri al secondo, ma riesce anche a salire e scendere le scale, addirittura aprire le porte e operare a qualsiasi condizione atmosferica. Tutto questo è possibile grazie ai sofisticati sensori per la raccolta dati, e non solo. Saetta è dotato di diverse telecamere che gli consentono di lavorare in autonomia, anche senza il supporto degli ordini del team.
La sua abilità è quella di mettere in sicurezza intere aree cittadine in quanto sa rilevare anche minime tracce di esplosivo o agenti chimici, radiologici e qualsiasi sostanza possa essere considerata nociva o potenzialmente pericolosa per le persone. In secondo luogo il cane robot sarà utile per affiancare le squadre Carabinieri nelle operazioni più rischiose, evitando di esporle in prima persona davanti ai pericoli: potrà essere anche seguito a distanza da un tablet, in modo da andare avanti esplorando l’area prima dell’entrata del team. Un enorme passo avanti per le squadre.