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Riconoscimento facciale, lo smartphone non è più così sicuro | Gli hacker hanno trovato il metodo per sbloccarlo

Riconoscimento facciale – depositphotos – www.newsvideogame.it

I nuovi sistemi biometrici per controllare la sicurezza dei nostri dispositivi falliscono: è arrivata la tecnologia che ‘supporta’ gli hacker 

Strada spianata per gli hacker che hanno scoperto una nuova tecnologia in grado di bypassare il sistema di riconoscimento biometrico. Scatta l’allarme anche per i dispositivi fino ad ora più sicuri, come per esempio gli iPhone di Apple: c’è un problema di fondo, sul quale si dovrà intervenire al più presto per evitare danni gravi agli utenti che non si sentiranno più al sicuro.

Qualsiasi tipologia di app o di dispositivo con uno sblocco biometrico che utilizza riconoscimento facciale è ormai a rischio perché in poche semplici mosse gli hacker potrebbero accedere ai dati sensibili e importanti, per esempio quelli di un conto corrente, di una prepagata, di un’app per i pagamenti online, o ancora, in modo molto più generico, di accesso ai dispositivi come smartphone o pc.

Il pericolo della perdita di dati online è ormai conosciuto da qualsiasi utente ma fino a questo momento i sistemi biometrici di smartphone di alta fascia sono sempre risultati capaci di evitare l’errore, cosa che invece non succede con i dispositivi di fasce più basse che si sono rivelati fallaci quando messi di fronte alla fotografia: la percepivano come la persona stessa e non come un’immagine.

Il problema del riconoscimento facciale: la sicurezza non è più assicurata neanche sui migliori dispositivi

A quanto pare, però, andando avanti con la tecnologia, i nuovi strumenti delle AI diventano un serio pericolo per tutti: sono in grado di generare deepfake così precisi da replicare in tutto e per tutto l’immagine del proprietario del dispositivo, anche solo da una fotografia trovata sul web o sui social. I truffatori infatti hanno iniziato a utilizzare l’intelligenza artificiale per creare documenti contraffatti e realizzare video realistici che si rivelano poi ottimi per aggirare i processi di verifica dell’identificazione, per esempio quando si apre un conto bancario o si richiede una carta di credito.

Riconoscimento-facciale-e-deepfake-depositphotos-www.newsvideogame.it

Le AI sono anche in grado di clonare la voce, rubare le identità di persone reali, e commettere operazioni di un certo livello, prendendo in giro anche i più importanti sistemi di sicurezza. Basta usare modelli linguistici di grandi dimensioni come ChatGPT, software per la generazione di immagini come Midjourney, o strumenti di clonazione vocale come ElevenLabs: non si è assolutamente pronti a frenare questa tipologia di truffe, motivo per cui il web sta diventando ancora una volta un luogo pericoloso, molto più pericoloso di quanto eravamo abituati a credere.

Otto carte d’identità rubate a Hong Kong (segnalate come smarrite dai loro proprietari), sono state utilizzate per effettuare 90 richieste di prestito e 54 registrazioni di conti bancari tra luglio e settembre del 2023. Non solo, come ha spiegato la polizia, sempre più spesso i deepfake sono stati utilizzati per ingannare i programmi di riconoscimento facciale.