Una specie comune di farfalla ha letteralmente perso tutte le sue macchie colorate da sempre presenti sulle ali: un fenomeno assurdo di cui la colpa è anche nostra
Uno studio partito dall’osservazione di alcune farfalle molto comuni ha portato i ricercatori a indagare su un fenomeno evolutivo incredibile: sempre più esemplari avevano iniziato a perdere tutte le macchie colorate dalle loro ali.
Se in un primo momento il punto di domanda sulla questione rimase aperto e vago, in un secondo, invece, un’equipe di ricercatori ha deciso di approfondire la questione degna di nota. Uno studio dell’Università britannica di Exeter pubblicato sulla rivista Ecology and Evolution propone le prime ipotesi sui motivi alla base dei cambiamenti relativi alla colorazione delle ali delle farfalle.
Secondo gli studiosi, la colpa della scomparsa delle macchie è dovuta anche al nostro comportamento errato: senza neanche rendercene effettivamente conto, stiamo causando danni anche alle altre specie.
I ricercatori coordinati da Richard ffrench-Constant hanno studiato in particolare la specie Maniola jurtina, una farfalla molto diffusa in Europa, Nordafrica e Asia occidentale. Questa specie è caratterizzata da grandi macchie dette ‘ocelli’ sulle ali superiori, che hanno la funzione di spaventare i predatori, perché assomigliano a degli occhi, e da macchie più piccole sulle ali inferiori, utili invece per mimetizzarsi quando l’insetto è a riposo.
Lo studio ha portato in evidenza che le macchie più piccole tendono a scomparire completamente quando le femmine sperimentano temperature più elevate durante lo stadio crisalide. In sostanza i loro colori e le loro macchie cambiano e si evolvono in base alle condizioni climatiche esterne. Per questo l’ipotesi più accreditata è relativa alla crisi climatica e al relativo innalzamento delle temperature.
L’osservazione del fenomeno ha suggerito che le farfalle adattano il loro mimetismo in base alle condizioni, infatti con un colore più neutro riescono a mimetizzarsi meglio in un erba secca, sui colori del marrone, per via delle temperature troppo alte e le poche piogge.
Questo effetto non è stato invece riscontrato negli esemplari maschi, forse perché le loro macchie sono importanti anche per attrarre le partner. Per questo motivo potrebbe arrivare anche una prossima migrazione della specie verso nord, dove insediarvi con temperature più basse per evitare lo ‘scolorimento’ delle loro ali, ma anche per salvaguardare la specie che diventerebbe troppo vulnerabile nel marrone dei campi secchi.