Primo cervello umano stampato in 3D | I neuroni hanno iniziato a comportarsi come quelli umani: come si è arrivati a questo punto

I tessuti del cervello umano sono stati riprodotti con una stampante 3D, dopo la creazione hanno preso vita replicando le funzionalità di quelli umani

Un’occasione strabiliante per ribadire quanto la tecnologia abbia subito un’accelerazione notevole nell’ultima decina di anni. Elon Musk impianta chip nel cervello umano, gli scienziati stampano in 3D per la prima volta i tessuti cerebrali che iniziano a lavorare da sé, l’intelligenza artificiale affianca il lavoro dell’uomo, e le prime macchine volanti saranno messe in commercio tra pochi anni.

L’umano, in questo periodo più che mai, è costretto a scendere a patti con un universo in continua e accelerata evoluzione, e rimanere indietro non gli è permesso perché la società è sempre più imperante: non vuole tener fuori nessuno. Dove ci porterà tutto questo progresso è un’incognita; ma a far parlare gli scienziati, a fine 2024 ci porterà ancora una volta sulla Luna, il che significa che si stanno facendo davvero passi da gigante.

Il primo cervello umano letteralmente stampato con stampante 3D è stato un altro grande successo della scienza e oltre ad essere un traguardo che incute timore, proprio come il chip di Musk installato nel primo cervello umano, può considerarsi un ottimo alleato per la ricerca.

Il cervello stampato in 3d è stato in grado di allargare le proprie reti neuronali, un enorme aiuto per la scienza

Come è risaputo, il cervello è l’organo più complicato per gli studi scientifici. Nessuno è mai riuscito a comprendere al 100% la sua complessità, motivo per cui c’è ancora molto da fare per malattie come il Parkinson o l’Alzheimer: si tratta di patologie neurodegenerative invalidanti che hanno iniziato a colpire sempre più persone negli ultimi anni. La scoperta diventerà indispensabile per portare avanti gli studi in questo campo ma c’è dell’incredibile.

Il cervello ‘sintetico’, creato dalla stampante, è in grado di attivare i tessuti, come se fossero vivi, proprio come quelli umani. Il primo tessuto cerebrale umano è in grado di crescere e funzionare proprio come quello vero: potrà essere usato per studiare malattie neurologiche, ma non solo, anche accelerare la sperimentazione di farmaci.

Per stampare il tessuto cerebrale funzionante, i ricercatori sono partiti da cellule staminali pluripotenti indotte che hanno fatto differenziare in neuroni. Si è così ottenuto un tessuto cerebrale che ha ancora abbastanza struttura per rimanere unito, ma al tempo stesso morbido in modo da consentire ai neuroni di crescere e iniziare a ‘dialogare’, ampliando le reti neuronali, proprio come avviene nel tessuto umano.