Da quanto emerso da un’intervista ad Adam Stjärnljus, il direttore dello studio di sviluppo di Planet of Lana, Wishfully, svolto da Generacionxbox, è emerso quanto sia importante che questo tipo di giochi entrino a far parte dell’Xbox Game Pass. Non è solo una questione di pubblico, ma c’è molto altro dietro a cui bisogna pensare e che passa inosservato.
Questo, infatti, potrebbe rappresentare il primo passo verso un’affermazione più globale di quelli che sono i giochi indie nel mondo dei videogames. Gli sviluppatori indipendenti, a volte, per quanto riescano a creare un titolo davvero degno di nota, non riescono a riscuotere il successo sperato, ma Microsoft potrebbe cambiare le carte in tavola.
Planet of Lana è solo uno degli esempi di quella che è questa situazione. Presentato solo pochi giorni fa ed attualmente disponibile come demo su Steam, ci sono davvero grandi aspettative per l’uscita di questo titolo. Durante l’intervista con il direttore dello studio di sviluppo del gioco, però, è emersa una discussione particolarmente rilevante sull’importanza della presenza dei giochi indie nel catalogo Xbox Game Pass.
Planet of Lana è sicuramente uno dei giochi più promettenti dell’anno e, anche se non si ha ancora una data di uscita definita, sappiamo che sarà presente nel catalogo digitale relativo all’abbonamento. Questo è un punto cardine per la riuscita della commercializzazione del gioco perché, come spiega Stjärnljus, è di fondamentale importanza non solo per il loro gioco, ma per tutti gli indie in generale, che appaiano in questo catalogo digitale.
Far parte del programma Xbox Game Pass può portare, per tutti gli studi indie, un influsso particolarmente positivo. Questo perché gli viene data la possibilità di emergere in un mondo dove i grandi marchi stanno monopolizzando il settore, mettendo in ombra quelli che sono i progetti degli studi minori. Una notizia riguardante il prossimo Final Fantasy attira sempre di più rispetto a qualcosa relativo ad un gioco praticamente sconosciuto.
Grazie alla visibilità donata dall’abbonamento, molti più giocatori possono provare e capire quanto siano validi i giochi proposti da case software che non hanno un supporto di marketing così importante come, invece, hanno Microsoft e Sony, ad esempio.
In questo modo, dunque, è possibile dare quella visibilità fondamentale a giochi e sviluppatori che meritano di essere conosciuti dal pubblico ma a cui manca quel trampolino di lancio che, ora, può essere rappresentato dal Game Pass.