La sicurezza online continua ad essere un tema di estrema rilevanza: il 2022 è stato l’anno peggiore di sempre, e l’Italia una protagonista. I numeri relativi agli attacchi informatici sono aumentati a dismisura. I dati portati da Fortinet durante il Security Day sono davvero allarmanti. La colpa di questa situazione è da individuare in vari fattori umani, ma anche in alcune modifiche che stanno avvenendo sul fronte organizzativo per quanto riguarda i cybercriminali.
Dalla pandemia da Covid-19 in poi abbiamo assistito a una serie di trasformazioni che si sono verificate in maniera rapidissima. In realtà, la trasformazione digitale e l’utilizzo sempre più massivo dell’online si verificavano già da tempo. I lockdown, però, hanno condensato questa scalata facendola diventare un vero e proprio salto in alto.
Tutto ciò ha certamente ingolosito i criminali informatici, i quali non hanno perso tempo e si sono subito organizzati per effettuare innumerevoli attacchi cibernetici. I dati diffusi da tutte le società che lavorano in questo settore sono preoccupanti.
Qualche giorno fa si è tenuto il Security Day di Fortinet, una delle realtà che si interessano di cybersecurity. Questa trasformazione repentina è stata recepita in maniera parziale dal grande pubblico.
Se, da una parte, le utenze hanno iniziato ad avere una maggiore manualità con tanti strumenti diversi messi a disposizione dal web, dall’altra parte è mancata un’educazione che permettesse di riconoscere le minacce online.
Ovviamente, gli attacchi non sono una colpa esclusiva degli utenti. Ad avere un peso sono anche le modifiche che i servizi di hackeraggio hanno sviluppato negli ultimi tempi. Intanto, il 2022 è stato l’anno peggiore di sempre da questo punto di vista.
I dati riportati da Fortinet sono incredibili. Rispetto al 2021, l’anno scorso abbiamo visto un aumento degli incidenti gravi del 21%. L’Italia è stato uno dei Paesi più colpiti al mondo, e si contano più di 3 miliardi di attacchi rispetto ai 530 avvenuti in giro per il pianeta.
Ovviamente, i motivi che stanno dietro questi eventi sono molti e diversi. Come riporta lo stesso Country Manager di Fortinet, Massimo Palermo, da una parte c’è la scarsa conoscenza degli utenti: la password più utilizzata è ancora 123456 e l’80% dei danni è causato dalla distrazione o disattenzione.
D’altro canto, però, il Deep Web è diventato un luogo in cui si può usufruire di software as-a-service per effettuare attacchi: insomma, è estremamente facile per chiunque abbia un minimo di dimestichezza riuscire a creare potenziali minacce per gli utenti.