Per l’intelligenza artificiale del futuro c’è bisogno del supercomputer adatto: presentato da NVIDIA il DGX GH200 con potenzialità incredibili. La casa di produzione ha approfittato del Computex 2023 per mostrare al mondo il nuovo macchinario. L’insieme delle nuove CPU e GPU garantisce una memoria condivisa di 144TB. Il DGX GH200 sarà il motore dell’addestramento delle nuove intelligenze artificiali generative.
Negli ultimi tempi ci stiamo tutti interrogando sul futuro della nostra società. Le nuove tecnologie a disposizione ci hanno messo davanti agli occhi le potenzialità dell’intelligenza artificiale, che è capace di portare vere e proprie conversazioni e di generare contenuti quasi realistici.
Quest’ultimo, effettivamente, è uno dei problemi più grossi per quanto riguarda il nostro rapporto con l’IA. Il pericolo delle fake news è sempre dietro l’angolo. In realtà, c’è già stato qualche caso di notizia riportata da grandi istituti informativi rivelatasi poi non vera.
Ovviamente, le intelligenze artificiali altro non sono che algoritmi che vengono addestrati a partire da una quantità fornita di dati. L’addestramento, dunque, diventa uno dei punti focali nello sviluppo delle nuove IA del futuro.
Per questo scopo esistono dei veri e propri supercomputer, cioè delle macchine con una potenza computazionale elevatissima, in grado di gestire moli considerevoli di dati.
L’ultimo Computex che si è tenuto a Taipei ha dato l’occasione a NVIDIA di presentare il suo nuovo supercomputer dedicato a questa tipologia di attività.
Le caratteristiche tecniche del DGX GH200 – è questo il nome del nuovo modello – sono davvero incredibili. La base unitaria di questo macchinario è la GPU Grace Hopper: in totale si contano 256 CPU+GPU. Alla fine, il lavoro si sprigiona all’interno di una memoria interna di ben 144TB, 500 volte di più rispetto alla versione precedente.
È stata rinnovata anche la tecnologia che collega queste unità. Si tratta di 36 NVLink che consentono una larghezza di banda bisezionale pari a 128 TB/s. Il DGX GH200, in totale, pesa 18 tonnellate, e per connetterlo necessita di 150 miglia di fibra ottica.
Chi mai potrà permettersi un supercomputer di queste dimensioni che porta a queste prestazioni? Ovviamente, il macchinario sarà il core degli sviluppi di intelligenza artificiale generativa per Meta, Microsoft e Google. D’altronde, è per le loro necessità che è stato messo a punto il DGX GH200: vedremo quali risultati strabilianti riuscirà a portare.