In un mare di titoli ottimizzati per console, ce n’è anche uno che gira alla perfezione in versione PC: ecco Atomic Heart.
In giro, soprattutto nel mercato videoludico, si trovano molti progetti ambiziosi e interessanti. Uno di questi si è concretizzato da poco. Si chiama Atomic Hearts e da qualche giorno è disponibile sulle console Xbox e PlayStation e su PC. Il team di sviluppo è russo e si ritrova all’esordio per quanto riguarda i videogiochi. Lo stile ricercato dal titolo è simile a quello degli action shooter sulla falsa riga di BioShock Infinite, con una lore accattivante e una narrazione coinvolgente, il tutto candito da un gameplay all’altezza.
Già il fatto di aver raggiunto alcune pietre miliari importanti è un vanto di Mundfish: il doppiaggio in molte lingue, tra cui l’italiano, giungere a un comparto grafico di livello, distribuire il prodotto contemporaneamente su cinque piattaforme diverse. Insomma, tante ambizioni, ottimi risultati. La cosa migliore, però, è l’ottimizzazione resa alla perfezione anche per computer. Anche lo spunto narrativo è diverso, con un’ambientazione che riprende un destino alternativo della Seconda Guerra Mondiale che ha visto un’Unione Sovietica vincitrice capace di diventare una superpotenza industriale e moderna.
Al centro della storia c’è Sergey Nechayev, maggiore dell’esercito, che si ritrova in un gigantesco insediamento popolato esclusivamente da robot. Qui le cose precipiteranno velocemente, con i robot che si ritroveranno a uccidere qualsiasi essere umano. Fin dall’inizio si notano tantissimi riferimenti a BioShock Infinite, sia per quanto riguarda il gameplay, sia per quello che concerne gli enigmi. In totale la campagna principale non è molto lunga. Escludendo gli elementi di contorno, la durata totale si attesta sulle quindici ore. Il grado di sfida è abbastanza elevato, coadiuvato da alcuni elementi survival che impongono di tenere sott’occhio le munizioni.
Purtroppo, all’appello della versione PC manca il ray tracing, che verrà introdotto con un update in futuro. Il lavoro del team di sviluppo esordiente, però, è da lodare. L’ottimizzazione è eccezionale, con prestazioni elevate e fluide che permettono di far girare il videogioco oltre gli 80 fps anche con tutte le impostazioni al massimo. L’esperienza è poi perfettamente scalabile su vari dispositivi grazie alle numerose opzioni supportate da Atomic Heart. Certo, il titolo presenta alcuni difetti importanti, ma comunque rimane un buon progetto da parte di un piccolo team che ha molta strada davanti.