Nintendo è un nome che suscita emozioni in qualsiasi appassionato di videogames. La società, però, non sembra più stabile come un tempo. Il fallimento è davvero vicino? Cosa possiamo aspettarci?
Qualsiasi appassionato di videogiochi che ha vissuto il periodo di grande entusiasmo iniziale del mercato videoludico porta nel cuore le console e i videogiochi di Nintendo, a partire da Super Mario Bros. fino a Pokémon, senza citare tantissimi capolavori. Come ogni cosa, però, anche Nintendo è invecchiata e, anche se non ha mai ritirato la sua presenza sui mercati, di sicuro ha dovuto cedere terreno nei confronti dei competitor come Sony e Microsoft.
In una recente intervista, il presidente di Nintendo Shuntaro Furukawa ha affermato che sono in cantiere ancora molti titoli per l’ultima console lanciata dalla casa nipponica, Nintendo Switch. La domanda che assale molti appassionati e critici del settore è quale sia il prosieguo del percorso da parte dell’azienda. Nintendo Switch, infatti, ha già sei anni, e nelle opinioni di molti si paventava l’idea di una nuova console in grade di portare freschezza e novità per la casa giapponese. A quanto pare, però, le idee di Nintendo, nelle parole di Furukawa, sono diverse da quelle che potremmo aspettarci.
Non è necessario, secondo il presidente dell’azienda di Kyoto, cambiare le carte in tavola. Quello che si ha disposizione, infatti, tra titoli e console, dovrebbe garantire, nei piani di Nintendo, la possibilità di aumentare le vendite ancora per molto tempo. Non si sente nessuna necessità di sviluppare nuovi software, né tanto meno di produrre nuovi hardware per sconvolgere la scena. Il dubbio più grande era stato portato dalla decisione della stessa Nintendo di non partecipare all’E3 2023. Questa mossa per alcuni significava che qualche progetto stava andando avanti sotto traccia, come una Nintendo Switch 2 o una Switch Pro.
Nelle parole ufficiali, però, arrivano solo smentite. Anche perché, sempre secondo l’head Furukawa, le vendite procedono bene in qualsiasi macroregione, tranne che in America, dove negli ultimi mesi si è verificato un calo di circa il 20%. Dati alla mano, Nintendo sta aumentando i suoi numeri per quanto riguarda la produttività, portando sempre più unità sul mercato. Il discorso di Furukawa va analizzato: quanto queste parole sono un riflesso della realtà di Nintendo e quanto, invece, servono per addolcire la narrazione per gli investitori? Per ora il pericolo fallimento sembra scongiurato.