I campioni di Bennu, l’asteroide sotto osservazione, sono arrivati sulla Terra a settembre, quando la spedizione di una capsula in grado di raccoglierli è riuscita a tornare: intrappolati dentro, i vari pezzi acquisiti erano bloccati, finalmente sono riusciti a recuperarli. Tutto quel che è stato trovato.
Bennu è l’asteroide sotto osservazione ormai da anni. Gli scienziati per capire in modo approfondito la composizione di questo asteroide relativamente vicino alla Terra hanno deciso di mandare una capsula in esplorazione che, a missione compiuta, sarebbe riuscita ad andare sull’asteroide, raccogliere del materiale, per poi rilanciarsi nello Spazio e arrivare fino alla Terra.
Incredibilmente a settembre tutto ciò è riuscito. Già dal 2020 andavano avanti gli studi, e riuscire a raggiungere dei risultati del genere è stato un enorme traguardo per gli scienziati. Il problema, però, è arrivato una volta recuperata la capsula sulla Terra. I bracci che chiudevano ermeticamente il contenuto erano bloccati e risultava impossibile recuperare quel che la capsula aveva raccolto.
Questi quattro mesi sono stati lenti e difficili da superare perché la Nasa ha fatto di tutto per riuscire a studiare la riapertura della capsula. Finalmente la vittoria è arrivata e la missione si può dire definitivamente compiuta. 70 grammi di detriti erano stati recuperati già dall’esterno della capsula, ma aprirla era stato impossibile perché inizialmente i due dispositivi di fissaggio risultavano bloccati.
Giorni fa il team è finalmente riuscito a rimuovere con successo questi due dispositivi, dopo aver costruito due nuovi strumenti per accedervi. In questo modo, è stato possibile liberare l’accesso al resto del materiale. Rocce e polvere di un asteroide, Bennu, che è una “capsula del tempo” del Sistema Solare, sono un enorme passo avanti per gli studi sul nostro sistema planetario: l’asteroide è rimasto invariato per miliardi di anni, potrà raccontarci la storia.
Quando il resto del campione sarà completamente visibile, gli addetti scatteranno foto ad altissima risoluzione del campione mentre è ancora all’interno della testa del TAGSAM, solo allora potremo tutti assistere a ciò che è stato ritrovato al suo interno. I campioni di Bennu, spiega poi la NASA, saranno a disposizione della comunità scientifica globale, potranno quindi essere poi studiati e osservati dai vari laboratori per un lavoro coordinato.