Dopo le accuse per il monopolio sul cloud gaming, arrivano anche le indagini per Microsoft Teams: cambiano i piani di abbonamento. Il servizio per le videoconferenze non sarà più integrato all’interno di Microsoft 365, ma si potrà acquistare solo a parte. Le variazioni avranno effetto a partire dall’1 ottobre 2023 per i nuovi clienti. Anche chi è già iscritto, però, dovrà prendere una decisione: ecco tutte le novità.
Il pacchetto di Microsoft 365 sta per cambiare: dall’1 ottobre 2023 i nuovi clienti dovranno decidere se acquistare il piano base, che costerà due euro in meno, o aggiungere l’esperienza di Teams con una spesa aggiuntiva. Le cose cambieranno anche per chi è già cliente, ma in maniera differente.
Negli ultimi anni lo smartworking e il telelavoro sono diventate realtà quotidiane. La diffusione di infrastrutture tecnologiche più stabili e i nuovi strumenti messi a disposizione dalle grandi aziende hanno permesso di spostare online gran parte delle operazioni lavorative, soprattutto nell’ambito dei servizi.
Tutto è cominciato prima dei lockdown, ma con la pandemia da Covid-19 questo trend ha subito per forza di cose un’impennata. Oggi quasi tutti i lavoratori sanno usare i principali tool per il lavoro su Internet.
Tra questi, Microsoft possiede uno dei pacchetti più completi sul mercato, con una grande varietà di strumenti a disposizione per facilitare la produttività. Quello che una volta si chiamava Office ora si chiama Microsoft 365, ma c’è qualcos’altro che sta per cambiare.
Tre anni fa Slack, una delle concorrenti di Teams, ha denunciato Microsoft alla Commissione Europea per abuso di posizione dominante. Il mese scorso è stata avviata un’indagine ufficiale per comprendere meglio se ci siano gli estremi per avallare questa denuncia.
La reazione della società di Redmond è stata rapida: Microsoft Teams verrà scorporato da 365. Quest’ultimo abbonamento costerà 2€ in meno al mese, mentre l’aggiunta del servizio per le videoconferenze sarà opzionale e costerà 5€ in più ogni mese.
Inoltre, verrà anche migliorata la possibilità per le altre piattaforme come Slack e Zoom di integrare i propri servizi con quelli in arrivo da Teams. Ultimo, ma non meno importante, i competitor avranno la possibilità di migliorare l’integrazione con Office in modo da garantire un ambiente più funzionale per tutti. Dopo la bagarre legale contro Sony, Microsoft decide di agire d’anticipo anche su quest’altro fronte: come verranno recepiti questi cambiamenti dai nuovi e dai vecchi clienti?