Lavorare nel mondo tech: 3 suggerimenti per farsi scegliere dai recruiter | Attenzione ai social network, sono la prima causa di scarto
Se sei intenzionato a trovare lavoro nel mondo tech, devi seguire questi consigli selezionati dai recruiter stessi e soprattutto fare molta attenzione ai social network
Il mondo del tech è infinito e si apre a migliaia di tipologie di mansioni, ma riuscire ad entrarci a far parte non è affatto semplice perché ci vuole oltre alla passione, anche molta conoscenza dell’informatica, e in generale di tutte le caratteristiche del settore. Ingannare sul curriculum è facile, ma attenzione, perché i recruiter oggi hanno molte più informazioni grazie ai social network e in generale il web.
Prima di valutare una papabile candidatura, quindi, bisognerebbe stilare un curriculum il più coerente possibile con se stessi: dichiarare il falso, non è solo legalmente perseguibile, ma anche controproducente. Nuovi studi statistici hanno infatti dimostrato che molti candidati vengono scartati ancor prima di un colloquio per via dell’immagine proposta sui loro social network, troppo distante da ciò che invece è stato raccontato sul curriculum.
Come farsi notare dai recruiters se si sta cercando lavoro nel mondo del tech
Se siete persone che hanno una presenza online e state cercando lavoro dovete quindi innanzitutto ricordarvi di curare la vostra immagine anche sui social network e smettere di utilizzarli come uno strumento privato. Se 10 anni fa Facebook era utile per fare amicizia, ad oggi i social network sono diventati strumenti di comunicazione e marketing che girano intorno al mondo del lavoro: una persona che vuole far carriera nel mondo del tech, così in tutti gli altri settori in cui il proprio profilo è necessario anche alla stessa azienda per cui si lavora o per cui si vorrebbe lavorare, deve sempre far riferimento ai suoi social come vetrina. Come? Lo spiegano gli stessi recruiter.
I 3 motivi per cui la maggior parte dei recruiter ha ammesso di aver escluso papabili candidati dalla lista per una posizione aperta si riferiscono all’immagine che il candidato ha dato di sé sui suoi canali social. In primis fra tutti, foto considerate inappropriate.
A cui poi si aggiungono particolari tratti della personalità e informazioni incoerenti rispetto al cv. Quasi la metà dei recruiter intervistati ha ammesso di aver escluso almeno un candidato dopo aver controllato i suoi social. La ricerca è stata condotta da Adecco in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e ha dimostrato quanto sia importante giocare bene la propria presenza online, mantenendo un’immagine professionale (per quanto si possa fare) e soprattutto coerente con quanto dichiarato sul cv.