L’AI è in grado di leggere la mente: l’esperimento ha mostrato nuove evidenze | Come si gestirà il fenomeno
L’intelligenza artificiale è in grado di carpire i nostri pensieri e lo fa anche con una certa facilità: il nuovo esperimento ha dimostrato come.
Ci sta provando anche Elon Musk. Leggere il pensiero delle persone per riuscire ad automatizzare l’utilizzo della tecnologia senza interazione vocale o scritta è il nuovo obiettivo del secolo. L’input è il pensiero stesso. Per far ciò Neuralink, la sua azienda di ricerca scientifica ha deciso di installare un microcip nel cervello di un uomo e, almeno per il momento, l’interazione è avvenuta.
Ma attenzione, si è trattato solo di uno tra i tanti esperimenti che nel frattempo altri team di ricerca stanno sviluppando. Vien fuori, infatti, che l’AI non è in grado di carpire il pensiero solo attraverso un microcip inserito nell’encefalo, ma può farlo, in modo differente, senza alcuna operazione chirurgica. A raccontarlo un nuovo esperimento a riguardo che è riuscito a dimostrare come l’intelligenza artificiale riesca a interpretare il pensiero umano attraverso la lettura del movimento degli occhi.
Già da una decina di anni vanno avanti esperimenti di questo tipo, ma l’intelligenza artificiale, così come la conosciamo oggi, è in grado di prestarsi ancora di più all’interpretazione del pensiero, superando diversi limiti che presentavano in precedenza le macchine.
Intelligenza artificiale, Eye tracking e previsione del pensiero: i rischi che si subiranno
Due esperte della Scuola IMT Alti Studi Lucca: Valentina Elce, collaboratrice di ricerca nel Molecular Mind Laboratory, e Carolina Biliotti, dottoranda in Economics, Networks, Business Analytics hanno raccontato in un’intervista di Open, come l’eye-tracking in passato poteva essere effettuato solo tramite macchinari appannaggio di pochi professionisti, ma che invece attraverso l’AI inizia a essere molto più preciso e intuitivo anche solo attraverso l’utilizzo di una telecamera di uno smartphone o di un computer portatile. Ciò aprirà la strada a un’ampia diffusione di questi sistemi, ma non mancano gli aspetti controversi a cui prestare attenzione.
“L’intelligenza artificiale, applicata alle tecnologie di eye-tracking, renderà sempre più difficile, se non impossibile, nascondere il proprio sguardo e quindi le proprie intenzioni” spiegano infatti le esperte. “Come dimostra lo studio, grazie all’eye-tracking è possibile capire con alcuni istanti di anticipo quali saranno le mosse di chi gioca a semplici giochi basati sui principi economici”. Si pensi se tutto questo fosse utilizzato per i propri scopi: con la democratizzazione dell’utilizzo dei chatbot, i rischi diventeranno ben più seri.