Invecchiamento precoce: un’analisi del sangue predirà il futuro | Si potrà sapere in anticipo quale malattia potrebbe ucciderci
Con un test del sangue si potrà monitorare il possibile sviluppo delle malattie mortali: gli organi ne ‘parlano’ in anticipo, bisogna solo ascoltarli
Alcuni organi invecchiano prima di altri, ogni persona vedrà alcuni di essi cedere prima al tempo che passa, rispetto agli altri: il nuovo studio spiega che si tratta di una questione genetica e può essere monitorata. Quasi 1 adulto su 5 sopra i 50 anni, apparentemente sano, possiede in realtà un organo che invecchia ad un ritmo accelerato rispetto agli altri, facendo quindi aumentare il rischio di malattie importanti.
I ricercatori negli ultimi tempi hanno iniziato a lavorare sulla prevenzione, di cui in Italia non si parla abbastanza, ma che invece potrebbe essere salvifica sia per alleggerire il peso sulla sanità, sia più in generale per prevenire quelle malattie che una volta avanzate a uno stadio eccessivo diventerebbero irrecuperabili e porterebbero alla morte precoce.
La buona notizia è che un semplice test del sangue potrebbe essere sufficiente a dire in anticipo qual è l’organo in questione, indirizzando le cure mediche addirittura prima che la persona si ammali. La scoperta in merito all’invecchiamento precoce di alcuni organi arriva dallo studio guidato dall’Università americana di Stanford e pubblicato sulla rivista Nature, che ha coinvolto più di 5.600 persone.
Come funziona il test del sangue che salva dallo sviluppo di malattie fatali: lo studio è un passo avanti nella prevenzione
Invece di stimare semplicemente l’età biologica di un individuo nel suo complesso, i ricercatori hanno fatto un passo in più, fornendo un’età per ciascuno degli 11 organi e tessuti principali, dal cuore al sistema immunitario. Utilizzando un algoritmo progettato appositamente, gli autori dello studio hanno valutato i livelli di migliaia di proteine nel sangue dei partecipanti.
Attraverso i dati ricavati per ciascuno degli 11 organi, è stata stimata la differenza tra l’età effettiva e quella indicata da questi marcatori biologici: con l’unica eccezione dell’intestino. Più la differenza era elevata, più aumentava il rischio futuro di decesso per via del collasso di quel determinato organo. Ad esempio, un cuore più ‘vecchio’ porta ad una probabilità maggiore di sviluppare fibrillazione atriale e infarto, mentre ancora un invecchiamento accelerato dei reni, spiegano i medici, mette invece a rischio per ipertensione e diabete.
Poter ottenere queste informazioni con una semplice analisi del sangue è molto innovativo, e potrebbe essere un’enorme spinta alla prevenzione dalle malattie che nel tempo possono rivelarsi fatali. I medici spiegano che la maggior parte delle malattie ad oggi possono essere evitate grazie alla prevenzione e un grande aiuto può essere dato dalle giuste terapie di integratori, in grado di sostenere proprio quell’organo che risulta invecchiare più velocemente.