Il ragazzo e l’airone, Studio Ghibli porta al cinema la sua ultima creazione | 5 curiosità sul cartoon più atteso di sempre
Dopo 10 anni Hayao Miyazaki porta al cinema un nuovo film d’animazione prodotto con Studio Ghibli, la lunga assenza ha creato un enorme hype: 5 curiosità esclusive sulla nuova pellicola
Hayao Miyazaki aveva lasciato il suo pubblico con ‘Si alza il vento’, l’ultima pellicola risalente al 2013, esattamente 10 anni fa. Il regista aveva deciso di ritirarsi a vita privata, complice la sua età e l’idea che avesse ‘esaurito’ le idee e i progetti nel mondo dei film d’animazione.
Con sorpresa per gli appassionati, arriverà invece a breve, anche in Italia, l’ultima creazione nata da un lento e riflessivo ritorno al passato. ‘Il ragazzo e l’airone’ è il nuovo film che arriverà presto nelle sale italiane con Lucky Red. Già il 1° gennaio sarà presente nelle sale di tutta Italia, ma gli appassionati dei prodotti cinematografici di Studio Ghibli vagano in lungo e largo per il web per avere qualche spoiler in merito alla pellicola, direttamente dal Giappone.
Si alza il vento, l’ultima produzione di 10 anni fa, era stato realizzato dal regista per raccontare la sua vita più intima da sognatore, costretta a scontrarsi perennemente con la realtà più cruda, quella del quotidiano, e quella di suo padre, direttore di un’azienda che produceva componenti per gli aerei (anche da guerra). Anche Il ragazzo e l’airone è un film molto intimo, così introspettivo da raggiungere vette al botteghino anche negli Stati Uniti.
Le 5 curiosità su Il ragazzo e l’airone prima dell’uscita della pellicola nelle sale italiane
Prima di tutto la nuova pellicola parla di tormenti e pensieri bui, che hanno un riferimento esplicito: i subbugli adolescenziali del regista. Inoltre, in Giappone, il film è uscito senza trailer, senza pubblicità, senza niente di niente. Arrivato silenziosamente nelle sale, le ha riempite per lunghi giorni. Un’altra curiosità sta poi nel titolo: quello originale, non tradotto, è del tutto differente.
“E voi come vivrete?” è stato scelto dal maestro per riprendere quello di un libro di Yoshino Genzaburo (che appare anche nel film, citato dalla madre del protagonista). La storia parla di un dodicenne che ha appena perso la madre durante un periodo di guerra. È quindi un film di ricerca di senso, al fianco di un airone, probabilmente simbolo guida che cerca di aiutare il protagonista a maturare in un periodo complicato come quello dell’adolescenza.
Anche in questo caso c’è un chiaro riferimento alla vita del regista: la madre quando lui aveva soli 6 anni, visse un calvario di 5 anni di ospedale per una tubercolosi. La ricerca della figura materna è un richiamo a quegli anni instabili quando l’idea di ‘perdere’ diventa un peso insostenibile. Il riferimento è anche presente in Totoro, con la figura della madre in ospedale e anche in Si alza il vento, in cui appare proprio la figura femminile malata di tubercolosi.