Il cervello umano si sta evolvendo: i risultati del nuovo studio sono scioccanti | La società tecnologica sta cambiando la nostra stessa evoluzione
Le evoluzioni tecnologiche della nuova società stanno avendo effetti anche sul cervello umano: i nuovi studi hanno messo in evidenza come ne sia cambiata la struttura
Gli anni passano e la tecnologia avanza: tutto ciò ha ripercussioni anche sulla nostra condizione evolutiva, non si può pensare che il mondo vada avanti e che la struttura del corpo umano rimanga invariata. Le nuove generazioni hanno mostrato fin da subito una propensione all’utilizzo di dispositivi tecnologici: a 3 anni riescono già a fare scroll sullo schermo e a selezionare i video da guardare.
Ad oggi viene dato per scontato ma si tratta di uno sviluppo evoluzionistico non da poco, che sarà sempre più evidente man mano che continueranno a nascere nuove generazioni di nativi digitali. L’anno di nascita segna anche la struttura del cervello umano, a confermarlo un nuovo studio che ha messo in evidenza le differenze strutturali di un cervello di un uomo nato negli anni 30 rispetto a un cervello di una persona nata negli anni ’70.
Questo nuovo affascinante studio ha dimostrato che questo organo che dà essenza all’individuo cambia strutturalmente di anno in anno, si modifica in risposta a diversi fattori esterni, tra cui quelli ambientali, sociali e tecnologici.
La tecnologia non rimbambisce: il cervello diventa più grande, tutte le evidenze dei nuovi studi
A differenza del luogo comune che vede la tecnologia nemica dello sviluppo del cervello umano, lo studio ha dimostrato l’esatto contrario. Attualmente gli studiosi hanno preso in considerazione i volumi del cranio, del cervello e dello spessore corticale di chi è nato nei decenni dal 1930 al 1970, e i risultati sono davvero sorprendenti.
Lo studio è stato pubblicato su JAMA Network e ha mostrato come le influenze ambientali hanno riscontro sullo sviluppo cerebrale. I ricercatori si sono accorti che i partecipanti nati negli anni ’70 hanno mostrato un aumento significativo del 6,6% nel volume e addirittura un impressionante 15% in più di superficie cerebrale rispetto a quelli nati negli anni ’30.
L’apprendimento che inizia sempre più presto, la maggiore attenzione alle esigenze fisiologiche del cervello e gli stimoli che richiedono sforzi a livello di attenzione, come le tante ore passate a guardare video: tutte queste sarebbero le ragioni che segnano il particolare ingrandimento secondo gli scienziati. Da qui si evince che la tecnologia non è il male del secolo, e che anzi potrebbe risultare una delle forme di sviluppo più accelerate nella storia della vita dell’uomo.