GTA VI, ricercato a 5 stelle ma nella vita vera: interviene anche l’FBI | Il leaker non finirà dietro le sbarre, per i fan è un oltraggio

Un ragazzo di 18 anni sarà tenuto a rispondere davanti al tribunale per crimini informatici, tra cui un grosso leak ai danni di un videogioco molto atteso.

Nell’industria videoludica, i leaks, cioè le anticipazioni non autorizzate dagli sviluppatori, hanno un grosso impatto sotto molti punti di vista.

Di sicuro è il caso di Arion Kurtaj, un ragazzo di 18 anni, britannico, che è diventato famoso nelle ultime ore per essere stato associato ad alcune fughe di notizie importanti negli scorsi mesi. I fatti che lo hanno portato alla ribalta risalgono in realtà all’anno scorso, quanto Kurtaj non era ancora maggiorenne.

Purtroppo per lui, però, la sua fama è dovuta ad azioni illegali. In effetti il ragazzo si ritrova adesso ad affrontare in tribunale dodici capi d’accusa differenti. Di questi, sei sono legati alle violazioni informatiche, due per frode e altre tre, invece, per estorsione.

Le autorità hanno proceduto effettuando sul giovane un test psicologico dal quale è stato rilevato che Kurtaj non è in grado di affrontare un processo. Nel Regno Unito ciò significa che una giuria stabilirà se i capi d’accusa siano davvero stati commessi dal ragazzo oppure no. Non si tratta, dunque, di un verdetto di colpevolezza o non colpevolezza.

In realtà, Arion Kurtaj non lavorava da solo. L’hacker faceva parte di un gruppo conosciuto con il nome di Lapsus$ insieme ad un altro ragazzo di 17 anni, la cui identità non è stata svelata. Il caso assume una particolare rilevanza per via dell’entità degli attacchi che i due ragazzi hanno effettuato. Lo scorso settembre, infatti, tutto il mondo si lasciò meravigliare dallo stato dei lavori di GTA VI.

Il giovane hacker che ha messo sotto scacco il mondo

All’epoca, tutto il mondo poté visionare presunte mappe e schermate di gioco semi-definitive, da cui era possibile desumere molti dei particolari che sarebbero stati presenti in-game. Ciò che sembra un grosso favore a una comunità di appassionati, però, ha un risvolto anche sul piano economico. In seguito ai leaks dell’anno scorso, infatti, le azioni di Take-Two Interactive hanno perso molto valore.

Il commento della casa di produzione non è mancato, rimarcando la costernazione e la frustrazione per un evento così negativo all’interno del percorso di progettazione di un titolo tanto atteso come il nuovo capitolo di Grand Theft Auto. Oltre al noto leak di GTA VI, Kurtaj sarà chiamato a rispondere delle accuse per crimini informatici contro Uber, Revolut, BT Group, EE e contro la stessa Polizia londinese.