GTA V su Switch, ma non grazie a Nintendo: è tutto merito di un hacker | A Nintendo non piace, alla community si
Alcuni utenti sono riusciti a portare titoli riservati a Sony ed Xbox anche su console Nintendo. A farlo è stato un hacker che, con le sue capacità di programmazione, è riuscito a riadattare diversi titoli, come GTA V e non solo, per renderli disponibili su Nintendo Switch. A rendere pubblica la notizia sono stati dei video presenti sulla piattaforma d’intrattenimento YouTube, tramite un canale molto particolare.
Per il momento, sono tre i titoli che hanno “subìto” questo porting di console. Come Nintendo, probabilmente neanche Sony ed Xbox potrebbero essere molto felici di questo azzardo, ma, al momento, le società non si sono ancora espresse in merito. Nell’azione dell’hacker, infatti, non c’è nulla di ufficiale, né tantomeno legale. Probabilmente, è solo questione di tempo prima che i video vengano rimossi e le aziende si muovano per affrontare questa situazione.
Negli ultimi mesi, Nintendo è sulla cresta dell’onda in quanto a popolarità. Non bastavano i leak riguardanti la Nintendo Switch 2 oppure l’ultimissimo annuncio riguardante un nuovo Nintendo Direct. A rendere ancora più nota la casa videoludica nipponica ci ha pensato un hacker, che ha deciso di giocare a diversi titoli di altre case madri proprio sulla sua Nintendo Switch.
Aprendo la piattaforma YouTube e visitando il canale Geekerwan, è possibile visualizzare diversi video in cui è possibile giocare a titoli come GTA V, Devil May Cry 5 e God of War sulla console di casa Nintendo. Per farlo, l’hacker ha utilizzato il sistema operativo Linux, avvalendosi delle sue capacita di programmazione per effettuare questo porting davvero particolare.
Ovviamente, i risultati non sono dei migliori. La console portatile, infatti, non è in grado di reggere titoli del calibro di GTA V per questioni di hardware, dunque il gameplay risulta davvero macchinoso. La situazione è differente per gli altri due giochi, poiché potenzialmente potrebbero girare addirittura a 30FPS, anche se bisognerebbe effettuare un ulteriore lavoro per ottimizzare le prestazioni della piccola console.
Un hacker rimane un hacker
Per quanto questa situazione potrebbe entusiasmare diversi giocatori, ricordiamo che, non essendo stata approvata né da Nintendo né dalle aziende che hanno prodotto i titoli in questione, anche in questo caso le azioni dell’hacker rientrano nella pirateria. Il lavoro dell’autore non è stato semplice ed in molti provano un senso di ammirazione per l’impegno mostrato nelle sue azioni, che però rimangono illegali.
La policy di Nintendo, come quella di tante altre aziende, non comprende la pirateria, nemmeno se si tratta, come in questo caso, di un’opera fan made non divulgata. Il fatto che l’autore abbia reso pubblici i suoi video potrebbe sì aumentare la sua fama, ma portargli anche diversi problemi dal punto di vista legale, se le società interessate volessero muoversi contro di lui.