Tutto cambia ancora con Gemini. L’app dell’intelligenza artificiale di Google si integra al resto delle app di Android: un nuovo passo avanti per il mondo tech e gli assistenti vocali
Fino a questo momento siamo stati abituati a un assistente vocale intelligente, ma non troppo: capita spesso che quando chiediamo qualcosa a strumenti di assistenza come Alexa, per Amazon, Google per Android e Siri per Apple, la risposta arriva errata, oppure gli assistenti ci notificano di non aver capito il comando.
Tutto questo ormai sta per diventare storia, perché grazie alla crescita delle funzionalità dei chatbot di intelligenza artificiale, l’assistenza vocale diventerà sempre più performante, tanto da riuscire a sostituire quasi in tutto le mani dell’utente durante l’interazione con il suo dispositivo.
Uno degli elementi centrali della strategia di Google, al momento, è di entrare nel settore dell’intelligenza artificiale è rappresentato dalla diffusione dell’app di Gemini, l’AI destinata a diventare il nuovo assistente degli utenti su smartphone Android. Una volta installato, Gemini prende il posto di Assistant, in tutto e per tutto, proponendo all’utente la possibilità di sfruttare diverse nuove funzionalità più performanti, che segneranno una profonda evoluzione.
Inoltre, un nuovo aggiornamento, in via di distribuzione da questa settimana, migliorerà le capacità di Gemini e, in particolare, garantirà un’integrazione più efficace con gli altri servizi di Google. Per fare un esempio più concreto, Gemini è ora in grado di dialogare con Maps, aprendo in automatico il sistema di navigazione dell’app di mappe quando l’utente richiede le indicazioni per raggiungere un determinato luogo.
In questo modo, si sorvolerà il passaggio del link da cliccare e l’esperienza diventerà più fluida e intuitiva, garantendo all’utente un servizio completo che non gli comporterà l’utilizzo del touch. Si tratta di una piccola ma fondamentale novità: per diventare l’app di riferimento degli utenti su Android, infatti, Gemini deve essere in grado di integrarsi alla perfezione nel sistema operativo.
La nuova versione di Gemini su Android è ora in grado di gestire anche diverse richieste da parte degli utenti che riguardano app del sistema operativo: l’idea è quella di rendere il servizio più smart possibile in modo da permettere all’utente di ridurre l’interazione con lo smartphone, affidandosi all’interazione esclusivamente vocale. È anche per questo che Apple sembra voler stipulare un accordo con Google per integrare i servizi dell’AI ai suoi dispositivi. Un’altra era del tech sta per arrivare.