La lotta ai cookie parte da Google, con Chrome si cambieranno le funzionalità dei cookie di terze parti: l’annuncio è ufficiale, si darà più spessore al concetto di privacy durante la navigazione sul web
Negli anni anche i meno esperti del web hanno iniziato a capire, almeno in parte, cosa sono i cookie e perché per svolgere alcune azioni online si è obbligati ad accettarli. Per quanto vengano definiti nella maggior parte dei casi come un pericolo, in realtà è un’estremizzazione del concetto. I cookie servono a raccogliere dati di riconoscimento dell’account che sta svolgendo quella determinata azione sul sito scelto.
Se si vuole fare un acquisto su un e-commerce non si può prescindere dall’accettazione dell’utilizzo dei cookie, così come molti siti di informazione richiedono il consenso per autorizzare la lettura delle notizie. Tra le diverse tipologie di cookie, quelli più ‘ingannevoli’ sono quelli di terze parti. Un cookie di terze parti è un codice memorizzato sul dispositivo che viene creato da un sito web diverso da quello che si sta momentaneamente visitando.
Come suggerisce il nome, questi cookie provengono da domini esterni, e di solito si riferiscono a pubblicità. I fornitori di servizi pubblicitari infatti utilizzano questa tipologia di cookie per raccogliere informazioni e mostrare annunci mirati. È importante quindi non confondere questi cookie con quelli di prima parte, che in genere invece non sono invasivi e sono utilizzati per migliorare l’esperienza dell’utente come per esempio per salvare i dati del carrello della spesa.
Ad oggi i siti web devono avvisare la presenza di cookie, ma non tutti informano del loro tipo. Il problema quindi non sorge dai cookie in sé ma dall’affidabilità del sito e dall’utilizzo che viene fatto di quest’ultimi. Per evitare di far cadere in trappola gli utenti, Google Chrome ha deciso di applicare delle restrizioni per quanto riguarda quelli di terze parti. Dal prossimo 4 gennaio via i cookie di terze parti per l’1% degli utenti che usano Chrome. Si tratterà di un test che utilizzerà nuove ‘tecnologie schermo’.
Il colosso dei motori di ricerca inizierà infatti a testare la ‘Protezione antitracciamento’, una nuova funzionalità che limita il monitoraggio. Un ulteriore passo avanti nell’applicazione della Privacy Sandbox, un’iniziativa che Google ha avviato tre anni fa con l’obiettivo di eliminare il supporto per i cookie di terze parti da Chrome. Verranno sostituiti con soluzioni alternative in grado di garantire maggiore privacy.
Il progetto poi avrà un altro salto in avanti alla metà del 2024. Gli utenti coinvolti verranno scelti casualmente e riceveranno una notifica all’apertura di Chrome. L’obiettivo principale è quello di riuscire ad abbandonare i cookie di terze parti entro la fine del 2024 per una navigazione web più sicura.