Gli RPG sono davvero per tutti? Non questo, ma potrebbe essere il nuovo Final Fantasy per Switch
Quello degli JRPG è uno dei generi dominanti nel mondo videoludico. Senza di esso, il sottogenere DRPG non sarebbe mai esistito. Con questo acronimo si intende Diceless RolePlay Game, dunque un gioco di ruolo senza dadi. A questo genere appartengono titoli molto famosi, come Ultima, Etrian Odyssey e Demon Gaze.
Tra questi, c’è un gioco non troppo famoso, frutto di un esperimento di Nippon Ichi, “Labyrith Of Refrain: Coven Of Dusk”. Dedicato ad una piccola fetta di pubblico, tra gli amanti di questo genere di videogames, ora c’è il suo seguito, “Labyrinth of Galleria: The Moon Society”.
Labyrinth Of Galleria non sembra basato particolarmente sulla narrazione, anche se i filmati in stile romanzo aiutano a portare fascino al gioco. Inoltre, durante la storyline il giocatore vedrà diversi colpi di scena, che aiutano a portare la storia ad un livello superiore rispetto alla semplice esplorazione di un dungeon.
Come gameplay, invece, ci troviamo di fronte ad un DRPG di esplorazione su griglia, con prospettiva in prima persona. Ogni passo della protagonista farà avanzare il tempo di un’unità, per cui anche i nemici faranno, al contempo, un passo a loro volta. La strada sarà ricca di tesori, ostacoli e combattimenti. Nonostante la configurazione abbastanza semplice, Labyrinth Of Galleria rimane coinvolgente in maniera costante, anche grazie all’utilizzo delle abilità speciali.
I combattimenti seguono uno schema a turni, ma non saranno facili da affrontare. Si potranno controllare, infatti, diversi personaggi contemporaneamente, tramite il sistema Coven, ed agiranno come una specie di formazione, come se fossero un unico personaggio. L’organizzazione dei gruppi, per riuscire a procedere nella storia, è tutta nelle mani del giocatore. Ogni personaggio, inoltre, può evolversi in maniera del tutto diversa in ogni partita, per cui bisogna effettuare diversi tentativi per trovare la giusta formazione.
L’altro lato della medaglia
Il giocatore si troverà ad affrontare numerosi calcoli, dove si avrà un effetto a cascata sulle prestazioni dei propri personaggi. Se non siete amanti dei numeri, probabilmente questo non è un gioco che potrebbe fare al caso vostro. Se, invece, intendete proseguire, bisogna anche considerare che non basta un approccio analitico per poter superare i livelli di Labyrinth of Galleria.
Alcune meccaniche, infatti, possono risultare particolarmente ambigue. Ad esempio, all’inizio del gioco viene chiesto di trovare un tesoro particolare, ma non si fa menzione riguardo alla sua ubicazione. Dopo svariate ore di gioco, il giocatore ha dovuto ricorrere ad una guida, per poi scoprire che l’oggetto in questione era celato dietro un muro da abbattere, completamente anonimo e senza indizi.
Una missione simile, che si riproporrà anche successivamente nel gioco, potrebbe risultare particolarmente noiosa a chi non ha intenzione di tentare di rompere qualsiasi muro del dungeon. Sebbene il primo livello sia un tutorial, chi trova tedioso un meccanismo di questo tipo potrebbe fare davvero fatica ad arrivare alla fine del gioco.