Dipendenza dal digitale, i chiari segnali che creano allarme | Interpretarli in tempo può essere salvifico
I nativi digitali nascono con un tablet in mano, ma il digitale stesso è la prima forma di dipendenza contemporanea: quali sono i segnali che mettono in luce il problema prima che si esasperi
Le nuove generazioni nascono ‘vittime’ del digitale, perché non possono ignorarlo, non possono scegliere di evitarlo altrimenti verrebbero arginati dal gruppo, e in seguito dal lavoro e dalla società stessa. Non se ne parla abbastanza, ma i ragazzi di oggi sentono su di loro il peso delle tecnologie nonostante facciano fatica a manifestarlo.
I legami sociali si strutturano sul web: dai siti di incontri fino ai social, le chat sembrano essere per loro il principale luogo di incontro, danneggiando la naturale predisposizione alla socialità di persona. I dati descrivono i ragazzi sempre più isolati e privi di voglia di aprirsi al mondo esterno, ma spesso alla base di queste problematiche è invece presente una forte dipendenza dal digitale che si sviluppa in tenera età e pian piano diventa sempre più patologica con le insicurezze della crescita.
Secondo uno studio promosso dal Dipartimento politiche antidroga e dal Centro nazionale dipendenze dell’Istituto superiore di sanità, in Italia risultano essere tantissimi i ragazzi che hanno bisogno di aiuto: sono più di 700mila gli adolescenti che hanno una dipendenza da web, social e videogame. La prima vera difficoltà però rimane il riuscire a riconoscere quando il comportamento inizia a essere patologico, perché spesso la differenza è sottile e viene ignorata.
La dipendenza dal digitale e i segnali che non vanno sottovalutati: i ragazzi vanno aiutati a non rimanere in trappola
Restare connessi fino a tarda notte per esempio, oppure iniziare a uscire poco di casa perché si preferisce utilizzare un dispositivo. Anche poi perdere interesse per le altre attività come lo sport, e tutto quello che riguarda il divertimento nel sociale, oppure il trascorrere molto tempo davanti allo smartphone anche quando non necessario: sono alcuni dei primi segnali.
I genitori sono in dovere di interrogarsi sul comportamento dei propri figli per capire se il loro atteggiamento potrebbe star sviluppando sintomi che si riversano nel patologico. Inoltre, l’utilizzo ossessivo del digitale ha favorito anche la diffusione di un’altra problematica che fa molto rumore di questi tempi: la dipendenza affettiva.
Il fatto di essere iperconnessi e di poter ‘controllare’ tutto quel che fa l’altra persona attraverso le pubblicazioni sui social, le geolocalizzazioni e le piattaforme di messaggistica come WhatsApp, può sfociare in un bisogno di controllo che non permette all’altro di riuscire vivere la propria vita senza la pressione della condivisione.