Ci sarebbe alla base una dipendenza da videogiochi nella storia di un uomo che in Giappone è stato dichiarato scomparso. L’uomo è stato ritrovato dopo 45 giorni che aveva trascorso chiuso in un albergo a giocare a Fortnite e a Call of Duty. Già in passato il “giocatore compulsivo” aveva attraversato problemi di questo tipo e adesso è stato soggetto ad una ricaduta.
Anni fa già aveva manifestato una forma piuttosto grave di dipendenza da videogiochi, ma questa volta le condizioni dell’uomo sono state dichiarate particolarmente gravi. Infatti per vari giorni non si è presentato al lavoro e i familiari hanno dato l’allarme per la sua scomparsa.
Infatti nemmeno i conoscenti avevano più ricevuto notizie da lui e non sapevano delle sue condizioni. L’uomo non si vedeva più a casa né al lavoro. Dopo 45 giorni l’uomo è stato ritrovato in una stanza d’albergo da cui non era uscito più, dedicandosi ai videogame.
Secondo ciò che è stato reso noto, il padre dell’uomo si è recato personalmente a Tokyo, costringendo il figlio ad abbandonare la stanza d’albergo.
Le fonti internazionali hanno riferito che il padre del giapponese affetto da dipendenza da videogiochi ha cercato l’aiuto di uno specialista, per mettere in atto un percorso di recupero. L’uomo è stato seguito presso un istituto situato in Scozia.
Le sue condizioni sono state giudicate molto critiche, in quanto inizialmente aveva dimostrato la propensione a non utilizzare nemmeno il bagno, per non allontanarsi dai suoi videogame.