La tecnologia avanza anche nel mondo dei videogiochi: una novità giapponese potrebbe cambiare per sempre l’esperienza di gioco: l’idea è arrivata imparando dal periodo pandemico
Durante il periodo di quarantena vissuto ormai 4 anni fa, anche il mondo dei videogiochi ha mostrato delle evidenze prima non totalmente identificabili. È infatti venuto fuori che la ricerca dei giochi co-op con cui affrontare le giornate in solitudine ha messo in evidenza anche l’importanza delle esperienze interattive vissute in compagnia.
Le persone non vogliono passare il loro tempo davanti a un pc senza interazione: preferiscono molto di più la coesione e l’aiuto anche nel momento di gioco. Probabilmente è un effetto evidente della nostra società che cambia e che soffre sempre di più la solitudine.
Parlando con diversi gamer, sembra lampante il fatto che i videogiochi al pc sono ormai non solo un’esperienza di svago ma anche un momento di coesione e di condivisione di una passione in comune. La tecnologia unisce per diverse ore tanti giocatori, che si spalleggiano, creano strategie, e parlano anche del più e del meno. E se vi dicessimo che il vostro companion preferito del futuro potrebbe essere un robot dotato di una IA avanzata?
Giocare insieme non è sempre possibile in quanto entrano in gioco diversi fattori legati alla realtà del quotidiano. Per questo i ricercatori giapponesi hanno pensato di sviluppare una tecnologia che possa aiutare sempre più persone anche in questo senso.
I ricercatori del Nara Institute of Science and Technology hanno infatti presentato un nuova intelligenza artificiale che promette di trasformare i robot in perfetti companion per videogiocatori, e questo a prescindere dalle abilità e dall’esperienza degli utenti.
Il nuovo studio si è focalizzato sullo sviluppo delle interazioni tra un robot e un umano alle prese con le sfide da affrontare in contesti interattivi come quelli rappresentati, appunto, dai videogiochi moderni. La ricerca dell’istituto tecnologico di Nara però rientra nel quadro più generale delle iniziative portate avanti dalle istituzioni e dalle università per fornire un aiuto alle persone più anziane o con disabilità.
L’idea è quella di riuscire a costruire un robot che ci supporti negli obiettivi, che soffra in caso di perdita e gioisca in caso di vittoria. Il ricercatore Masayuki Kanbara spiega che “il robot può chiacchierare con il proprio amico umano mentre guardano insieme la TV e si divertono con i videogiochi. Si tratta di una tecnologia di interazione che crea empatia”. I primi test condotti dai ricercatori sono incoraggianti: dei 30 partecipanti alla prova, la maggior parte ha affermato di trovare molto più divertente giocare con il robot che giocare da soli al medesimo titolo.