Diablo 4 ha subito degli attacchi hacker. I problemi li sta riscontrando attualmente in America con il supporto attualmente offline a causa di un attacco DDoS. Il sistema è andato in down e il titolo non è funzionante sulle varie piattaforme.
Diablo 4 è un gioco che ha bisogno di supporto online obbligatorio e connessione costante e nel caso in cui non si riesca a effettuare il login iniziale si rimane di fatto chiusi fuori. Il gioco praticamente rimane inaccessibile agli utenti ed è questo che sta accadendo in queste ore. L’ha riferito Blizzard stessa.
Il team di sviluppo si sta dedicando al problema che è insorto a causa dell’attacco e sembra che riguardi un problema legato all’autenticazione sui server. Per il momento non c’è una chiara spiegazione ma c’è stato un messaggio che riporta queste parole: “Stiamo attualmente subendo un attacco DDoS, cosa che potrebbe causare un’alta latenza e possibili disconnessioni”.
Inoltre appunto il team di sviluppo sta cercando di identificare la natura del problema: “stiamo indagando sui problemi di accesso che interessano Diablo 4 e stiamo lavorando per risolversi il prima possibile. I giocatori potrebbero incontrare delle code per il login mentre lavoriamo al problema”.
Queste sono state le parole che hanno scritto sul social di Twitter: “stiamo continuando a monitorare attivamente un attacco DDoS in corso che sta influenzando la latenza e la connessione ai nostri server da parte dei giocatori. Stiamo anche indagando sui disservizi legati al nostro sistema di autenticazione per l’accesso ai server, un problema che potrebbe comportare dei tentativi di accesso non riusciti o lenti”.
Diablo 4 avrebbe dovuto essere uno dei pochi giochi che poteva supportare la tecnologia DirectStorage, ma questo poi non si è verificato al lancio. Blizzard ha riferito a PCGamer che Microsoft DirectStorage non è al momento “abilitato”, ma “abbiamo pianificato di abilitarlo in futuro”.
Diablo 4 ha già raggiunto il successo ma è davvero un peccato che abbia questo tipo di problemi di inaccessibilità al momento. Questo problema potrebbe non riguardare solamente l’America, ma anche i giocatori che si trovano in Europa e quindi potrebbe riguardare anche l’Italia da molto vicino se non trovano una soluzione al più presto.
Siete preoccupati per la situazione?