Atomic Heart, siamo al ban totale? L’appello ora è disperato, quali previsioni?
Alcuni portavoce del governo ucraino si sono messi in contatto con il portale PCGamesN attraverso un comunicato in cui chiedevano l’immediata rimozione di Atomic Heart dagli store. Dietro a questa richiesta ci sono diverse motivazioni.
Atomic Heart è un videogioco sparatutto in prima persona con elementi di gioco di ruolo e stealth che è stato rilasciato il 21 febbraio 2023 ricevendo delle recensioni positive. Il titolo è sviluppato da Mundfish, una software house russa e per questo motivo ci sono state una serie di preoccupazioni non solo per quanto riguarda i contenuti del gioco ma anche per la sua stessa origine.
Mykhailo Fedorov ha chiesto il ban del gioco di Atomic Heart. Il comunicato è stato mandato a Jim Ryan e Kenichiro Yoshida che sono rispettivamente il Ceo e presidente di Sony e poi al presidente Microsoft Brad Smith e infine al Ceo di Valve Gabe Newell.
Le dichiarazioni presenti nel comunicato
Fedorov ha dichiarato che “lavorare con realtà russe non è in linea con le attuali sanzioni politiche” che sono state mosse contro la Russia. Tra le altre preoccupazioni c’è anche il fatto che i temi presenti in Atomic Heart “promuovano il regime comunista ed i simboli sovietici” violando così le leggi ucraine.
In un altro passaggio della lettera si legge “la Russia sovietica ha assassinato centinaia di migliaia di civili, credo che nessuna di queste realtà videoludiche supporti un regime sanguinario, assassini e il comunismo. La propaganda russa ha raggiunto nuovi livelli di propaganda digitale sfruttando l’industria dei videogiochi”.
Fedorov ha condiviso il comunicato parlandone sui post su Twitter. Certo ora sta tutto a Valve, Sony e Microsoft capire come procedere e se far sparire il gioco dalle loro piattaforme.
Fedorov ha anche sottolineato come “c’è un potenziale rischio che i soldi generati dall’acquisto del gioco possano essere utilizzati come fondi per la guerra contro l’Ucraina”. Fedorov è anche il ministro della Trasformazione Digitale per l’Ucraina e ha specificato tutte queste cose nella lettera che è stata recapitata alle grandi aziende videoludiche.
Effettivamente se anche i politici hanno adottato delle misure contro la Russia non vediamo il motivo per cui queste limitazioni non possano essere applicate anche al mercato videoludico per creare problemi alla Russia e limitarne il raggio d’azione.