L’azienda di Cupertino ha in mente un progetto di larghe vedute ma per portarlo avanti ha bisogno di una mole enorme di dati: per recuperarli richiede l’aiuto di banche dati, i primi spoiler sulla strategia adottata
Apple, come anche la sua concorrenza, sta lavorando per sviluppare sistemi informatici sempre più innovativi, in grado di interagire con tutta la sua proposta di prodotti sul mercato, ma soprattutto con gli utenti che fino ad ora hanno scelto i prodotti dell’azienda di Cupertino, e che in questi ultimi mesi ha trovato una sorta di stasi nel lancio di nuovi importanti progetti.
L’arrivo dell’iPhone 15, per esempio, non è stato soddisfacente come raccontavano i pronostici: questo perché ha portato sul mercato poche novità rispetto alla serie 14 uscita l’anno prima. Nonostante ciò, l’azienda californiana ha diversi progetti in cantiere, molto più importanti, che probabilmente non verranno lanciati prima della fine del 2024. Tra le varie novità che arriveranno sul mercato, innanzitutto si parla di Vision Pro, gli occhiali con realtà aumentata che molto probabilmente andranno man mano a sostituirsi allo smartphone.
Ma le novità non finiscono qui. Si aggiungono infatti anche importanti progetti volti alla ricerca sulle AI, su come sfruttare i chatbot nel modo più personalizzabile possibile, in modo da rendere queste intelligenze estremamente utili per tutti gli utenti, in base ai bisogni e agli interessi del singolo. Secondo quanto riferito dal New York Times, Apple è in trattativa con numerose testate giornalistiche americane per poter accedere ai loro archivi e utilizzarli per addestrare una nuova intelligenza artificiale generativa.
Tra queste: Vogue, The New Yorker, NBC News, People, The Daily Bеast e Bеtter Homes and Gardеns. Appoggiandosi ai dati degli archivi giornalistici, l’azienda pensa di riuscire ad addestrare un’AI in grado di sviluppare la capacità di accorgersi di fake news e tentativi di espansione di notizie distorte. Dall’altra parte rimangono tanti i dubbi sul consenso e sulla privacy, è sicuro cedere dati d’archivio così importanti a un’azienda privata che sviluppa tecnologie generative?
Anche in questo caso i rischi possono essere tanti, ci sarà da fare una valutazione tra progresso e pericolosità, nel frattempo le testate sembrano guardare la proposta con entusiasmo sia per il contributo economico che Apple promette, ma anche per la pubblicità che conquisterebbero con una collaborazione del genere. Non si conoscono ancora i dettagli, e la fonte vuole rimanere anonima, ha spiegato il NY Times, Apple mantiene ancora il progetto in assoluta segretezza e non si hanno ufficialità.