I DLC ormai sono diventati la normalità, quando si parla di qualsiasi tipo di gioco. Anni fa si poteva parlare esclusivamente di espansioni, e solo per titoli mirati, mentre oggi questo tipo di contenuti aggiuntivi a pagamento è diventato comune in tantissimi titoli. Alcuni sviluppatori decidono di rilasciarli gratuitamente per tutti coloro che hanno deciso di supportare i loro progetti, specialmente quando si tratta di giochi indie, come nel caso di Cult of the Lamb.
Molto più spesso, però, i DLC sono ottenibili solo a pagamento. Un giocatore non è quasi mai costretto ad acquistarli, ma perderebbe una parte importante, solitamente, di quelle che sono storia e meccaniche di gioco, per cui, ad un certo punto, si ritrova costretto a pagare per i contenuti di un gioco che ha già acquistato. E questo non piace a nessuno, affatto.
Non è passato molto dallo Starfield Direct che già Bethesda pensa alle possibili evoluzioni del gioco base. Anche questa volta, infatti, sono previsti DLC aggiuntivi per un titolo già tanto atteso. Se, da una parte, i giocatori che saranno soddisfatti di Starfield non potranno che essere felici del fatto che il gioco continuerà ad ottenere contenuti sempre nuovi ed altrettanto godibili, dall’altra si sta generando un malcontento per quella parte di players che, invece, trova ingiusto acquistare un titolo completo per poi dover spendere altri soldi per goderne appieno la trama.
Senza ombra di dubbio, dalle premesse fatte dal team Bethesda e dal Direttore dell’opera in uscita, Todd Howard, il gioco ha già, di base, una giocabilità molto vasta in termini di tempo. Quello che i giocatori potrebbero non aver considerato è che, trattandosi di un universo praticamente infinito, con mille pianeti esplorabili, le possibilità di espansione sono davvero illimitate.
Si parla dunque sì di DLC, ma non intesi come semplici contenuti aggiuntivi. Saranno da considerare delle vere e proprie espansioni, come se si acquistasse un capitolo di una saga qualsiasi. Riflettendo sulle intenzioni future di Bethesda sotto questo punto di vista, un giocatore è più invogliato all’acquisto di nuovi contenuti. Non si parla, quindi, di veri e propri DLC – quindi contenuti scaricabili che vanno ad aggiungere dettagli secondari -, ma nemmeno di un nuovo gioco completo.
Bethesda, durante un’intervista in cui ha parlato dei DLC, li descrive come contenuti aggiuntivi di varie dimensioni. Con il passare del tempo, Starfield vedrà l’aggiunta di nuove storie, funzionalità e tantissimi contenuti differenti. Lo stesso Todd Howard si è espresso in prima persona, dicendo di essere consapevole che il gioco è già, di base, di grandi dimensioni, ma questo non impedirà al team di sviluppo di continuare a migliorarlo nel corso del tempo.
Il primo DLC vedrà quindi un’espansione della storia ed Howard assicura che, successivamente, ne verranno rilasciati altri riguardanti diversi aspetti del gioco. Questa mossa degli sviluppatori mira principalmente ad aumentare la longevità del gioco, ed i fan e gli appassionati non potranno che esserne felici.